Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna educazione fisica (Woody Allen)

venerdì 17 novembre 2017

A corpo libero

Mia figlia di sette anni non sembra attratta da nessuna disciplina sportiva: come posso aiutarla a trovare uno sport che le piace? – Giulia
“Mamma, scendo a giocare in cortile!”. È un bel po’ che non sento dire questa frase. Per non parlare di quando la generazione precedente alla mia andava a giocare direttamente per strada o nei campi. A dieci anni, facevo lunghi giri in bici da solo e i miei genitori beatamente irresponsabili non avevano idea di dove fossi. Ma non voglio essere nostalgico, i tempi sono cambiati e ora le strade sono piene di auto, i pomeriggi pieni di attività organizzate e nei cortili girano tipi loschissimi. I genitori però devono continuare a far svolgere attività fisica ai figli.
Una recente ricerca scozzese ha dimostrato che esercitarsi liberamente scegliendo tra semplici attività come giocare a palla, correre, saltare o arrampicarsi porta più benefici delle lezioni di educazione fisica. Secondo lo studio, pubblicato su Preventive Medicine Report, nelle scuole in cui gli studenti sono stati lasciati liberi di divertirsi come volevano il livello di inattività fisica è diminuito del 18 per cento, tanto che ora il programma sarà lanciato in più di cento scuole di Glasgow.
Non credo ci sia un modo per far appassionare tua figlia alla scherma o al tennis, però puoi offrirle tante occasioni per muoversi. Che sia una scampagnata della domenica o un pomeriggio in piscina, concentrati sull’aspetto del gioco, dell’esplorazione e del movimento. Perché se lo sport non fa per tutti, non c’è bambino o bambina a cui non piaccia giocare.
Claudio Rossi Marcelli, giornalista di Internazionale
17 novembre 2017 15.20

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